Il 73% non è in grado di individuare i segnali di pericolo presenti nelle comunicazioni digitali. Partiamo da questo dato statistico per capire meglio il fenomeno delle truffe che corrono via web e nello specifico quelle riguardanti il settore del credito.
Un fenomeno che è sempre esistito, e che, ultimamente, complice la pandemia, ha visto espandersi sempre di più adeguando anche il modus operandi all'attualità.
Sicuramente ti sarà capitato di ricevere sul tuo telefonino oppure via email, offerte di vario tipo, partendo dall'acquisto di qualsiasi cosa a forme di investimento, fino ad arrivare a delle vere e proprie offerte di prestiti, magari promettendo un “prestito veloce”, in “48 ore”.
Ora, chi ha bisogno di soldi e magari non ha un buon pedigree da pagatore può in effetti sentire il richiamo della grande occasione.
Bisogna però ricordarsi che non esistono “prestiti veloci” e che nessun finanziamento, se erogato secondo tutti i crismi, può arrivare in “48 ore”. Ma in tempi di magra come questi il bisogno di crederci è tanto.
- nella prima ha un’importanza ridotta ai fini dell’illecito, tanto che può coincidere con quella reale;
- nella seconda la vittima conosce per fama la persona o l’organizzazione di cui il truffatore carpisce l’identità, non vi sono rapporti diretti tra i due soggetti, oppure sono occasionali o saltuari. In questo caso, il raggiro mira a coinvolgere senza ricorrere a particolari procedure di autenticazione reciproca;
- nella terza, invece, l’identità fittizia dichiarata (ad esempio, perché sembra riferirsi alla propria banca o carta di credito) è determinante per la truffa perché diretta ad una vittima in particolare, che la riferisce ad un contesto in cui vi sono rapporti attuali e diretti di fiducia e, oltre all’identità dichiarata, devono essere reperite ulteriori informazioni per la riuscita dell’inganno.
Quest'ultima tipologia di truffa è quella che ci riguarda più da vicino, si tratta di Phishing, vishing, smishing e accessi abusivi a banche dati.
Nello specifico richiedono acquisizione di informazioni attraverso accessi abusivi a banche dati, tecniche di phishing (utilizzano un messaggio che, riferendo problemi di registrazione o sicurezza, invita a fornire i propri dati di accesso al servizio riservati, di solito rimandando, con un link, ad un sito web solo apparentemente dell’istituto bancario), vishing (attraverso il telefono: voice phishing) o smishing (in questo caso sono utilizzati SMS).
Se hai intenzione di capirne un pò in più sul fenomeno, clicca sotto e leggi il report di Visa sui pagamenti sicuri
Anche i social network sono luoghi in cui è possibile imbattersi in tentativi di frode online. Spesso i truffatori commentano i post e le inserzioni di pagine social di aziende certificate, contattando privatamente le persone che chiedono informazioni.
Questi soggetti spingono fin da subito sulla richiesta di documenti e propongono quasi subito dei contratti di prestito o mutuo, senza darvi nessun tipo di valutazione preliminare di fattibilità.
Quello che non tutti sanno è che nessun intermediario regolarmente iscritto presso l’OAM (l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori in attività finanziaria) può richiedere anticipi in denaro a fronte dell’erogazione di un prestito.
La prima regola fondamentale è quella di controllare la regolare iscrizione all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori che può essere verificata direttamente online, consultando gli elenchi messi a disposizione dall’OAM.
Arrivati fin qui, ti voglio riassumere i 5 punti fondamentali per verificare la legalità dell'istituto:
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